In tempi di pandemia, occorre un guizzo di creatività e un piccolo-grande aiuto dalla tecnologia digitale

1. DUE PROBLEMI E UNA PORTA APERTA

A ben vedere, il problema è duplice, con una componente soggettiva (A) e una oggettiva (B)

A. Dobbiamo rimpiazzare l’empatia della vendita basata sul contatto personale, dove il (bravo) venditore si sintonizza con il cliente guardandolo negli occhi, trovando il punto d’attacco e la chiave di lettura giusta per presentare e sostenere i suoi prodotti, spesso improvvisando e aggiustando il tiro nella trattativa.

B. Il cliente (ma anche il progettista) non vede il prodotto esposto in uno stand, o i campioni che gli porta l’agente o il promoter. E’ possibile spedire una campionatura, ma se è abbandonata a se stessa e decontestualizzata rischia essere banalizzata e passare inosservata, abbiamo bruciato un prodotto e speso soldi in corrieri, inutilmente.

E’ indispensabile trovare alternative efficaci per presentare e valorizzare i prodotti restando distanti.

riprendere e coltivare contatti con distributori, progettisti, acquirenti. sostituendo fiere e visite personali.

Trovare nuovi sistemi e modalità per trasmettere visualizzazioni, informazioni e argomenti, che dovranno essere più incisivi e articolati, data la mancanza di comunicativa interpersonale.

A parte il telefono e la posta elettronica, decisamente freddi e anonimi, abbiamo a disposizione un mezzo di comunicazione, il web e la video-comunicazione, che offre opportunità interessanti non solo per mettere una pezza sulle difficoltà del momento, ma anche per costruire connessioni nuove e durature.

Clienti e progettisti si aspettano qualcosa da noi.

Non dimentichiamo che distributori e i progettisti, come noi stanno ripartendo dopo uno stop che ha colpito quasi tutto il mondo. Anche loro dovranno confrontarsi con un mercato ferito, ma hanno la stessa volontà e determinazione per ripartire, l’esigenza di stimolare i loro clienti con prodotti nuovi e soluzioni possibilmente coerenti con le nuove esigenze di igiene e sanificazione, come la ceramica. Se abbiamo voglia di proporre, sicuramente molti hanno voglia di ascoltare. Forse avranno meno determinazione nel fare ordini, ma …prima di raccogliere dobbiamo sempre seminare.

2. SIAMO TUTTI PIÙ DIGITAL

L’epidemia ci ha chiuso in casa, il web è diventato la nostra porta sul mondo. Per informarci, comperare, lavorare, restare in contatto con amici, colleghi e affetti.

Lo smart-working sembrava una favola per idealisti invece abbiamo capito che può funzionare. L’e-commerce è servito a tanti per acquistare tante e nuove categorie di prodotti.

Ma soprattutto, abbiamo tutti imparato presto ad apprezzare ed utilizzare le videochiamate, con lo smartphone su whatsapp o facetime (chi le aveva mai usate prima) poi rispolverando Skype e scoprendo con un tablet o un PC  portatile altre piattaforme dall’orientamento più business (Zoom, Microsoft teams, Hangouts Meet)  o amichevole (Google Duo, houseparty). Tutti ne abbiamo utilizzate almeno tre o quattro, tra lavoro, amici, parenti, figli, anche i più refrattari miracolosamente hanno imparato, compresi nonni e bambini.

L’impennata nel processo di informatizzazione è irreversibile, in particolare, abbiamo capito che la videochiamata funziona bene, vedersi è meglio che sentirsi e basta, continueremo ad utilizzarla anche in futuro perché molte volte ci farà risparmiare tempo e chilometri. Probabilmente anche i nostri clienti e interlocutori nel mondo hanno avuto la nostra esperienza e quindi sono abituati e bendisposti verso questo strumento.

LO STRUMENTO VIDEO-MEETING

Che la video chiamata, anzi, la CALL, sia diventato un nuovo strumento di lavoro, è una realtà che si è rapidamente consolidata. Gli smart-worker di molte aziende ceramiche hanno passato la quarantena con call quotidiane fra colleghi e verso la filiera di vendita.

Le pagine Instagram, Iinkedin e  Facebook di diverse aziende e catene di retail giustamente “reattive”,  sono popolate di notizie di webinar, talk e lezioni, di argomento tecnico o di design, perfette per occupare le giornate libere di progettisti, rivenditori e persone comuni.

Quasi sempre questi momenti si basano su un supporto visivo estremamente semplice, sono i mezzi che ci permette il lockdown: il volto dello speaker inquadrato da un tablet o pc, qualche slide e immagine condivisa. Anche gli ospiti e i conduttori delle TV nazionali mostrano il logo skype dai loro collegamenti casalinghi.

IL CONTENUTO CHE SEGUE POTREBBE APPARIRE LEGGERMENTE SPONSORIZZATO

Come UFO.ADV le problematiche di cui stiamo parlando ci investono in pieno, aiutare le aziende a comunicare è esattamente il nostro lavoro.  Nelle ultime settimane abbiamo lavorato su varie ipotesi per dare impatto ed efficacia a questi collegamenti nell’ottica soprattutto di una presentazione di prodotti.

Dalla fine del lockdown, le tante conversazioni  a due / di gruppo condividendo lo schermo che si tengono oggi potrebbero risultare un po’ noiose, eravamo bloccati a casa e preoccupati, ne abbiamo fatto indigestione. E’ consigliabile che in ambito marketing ci si orienti verso digital-meeting gestiti in modo più accattivante e dinamico.

Parlando in generale, per un’azienda il digital meeting offre alcuni vantaggi e opportunità che vale la pena di ricapitolare.

Modulare l’audience.

Possiamo interfacciarci con un gruppo di 5, 10,100 persone identificate e autorizzate. Possiamo pubblicare un invito “open” con link su una pagina social, con o senza registrazione, ma anche creare  dirette Facebook, Instagram, Youtube aperte il più possibile al pubblico della rete.

Ottimizzare i tempi.

I tempi per un meeting o una presentazione sono, e devono essere, compatti e concentrati. Raramente si raggiunge o supera l’ora. Perde molto meno tempo sia chi vende che chi compra.

Continuità

Una volta attivato il “canale” è possibile dare una periodicità agli incontri. Liberi dalla stagionalizzazione forzata  dagli appuntamenti Primavera – Cersaie, i momenti di contatto possono essere aumentati, consolidando i rapporti tra azienda e interlocutori e magari diluendo nel tempo i lanci e le azioni commerciali. Per questo è importante studiare format che razionalizzano costi e impegno organizzativo degli eventi.

Visione on demand

Per chi non aveva tempo, rendere disponibile la registrazione (anche inviando un link) anche con un rimontaggio che compatta i momenti salienti.

Persone e azienda

E’ agevole coinvolgere nei meeting digitali più persone e funzioni dell’azienda (anche con interventi registrati). L’evento è più interessante e dinamico, e si costruisce una empatia maggiore attorno al concetto di team e non di unico interlocutore.

“Dalla videochiamata all’evento live. Idee e soluzioni”

3. SOLUZIONI PRONTE PER UN UPGRADE

In queste settimane abbiamo lavorato e fatto diversi test per definire una configurazione che offra risultati efficaci, ottimizzando attrezzature e persone. Utilizzando una regia digitale o analogica, già con un paio di telecamere, ad esempio, è possibile compiere un salto di qualità, sia nelle riprese audio-video di uno speaker, sia nella gestione dinamica di riprese live, immagini, clip pre-registrate e collegamenti in diretta. Per la cronaca, la regia smart permette di gestire 4 telecamere e illimitati collegamenti remoti.

A seguire, un piccolo video demo dove abbiamo rapidamente mostrato alcuni dei sistemi e delle modalità di ripresa a cui facciamo riferimento.

L’utilizzo ottimale di questo tipo di comunicazione è quello di attivare una connessione con clienti e struttura di vendita, attraverso una serie di eventi-appuntamenti (anche divisi per lingua) e non di creare un solo big-event-one-shot. Pertanto l’impegno di tempo e risorse e la struttura di ogni evento deve essere configurato in modo sartoriale, in base a esigenze, caratteristiche e obiettivi aziendali.

Creare la sensazione del prodotto

Se le riprese live in video e voce dei vari speaker aziendali offrono a distanza un po’ del feeling di un contatto “personale”, è sulla visualizzazione del prodotto che occorre lavorare, se vogliamo valorizzare e rendere percepibili i materiali. Le sole ambientazioni figlie del catalogo di linea probabilmente non sono sufficienti.

Per le superfici ceramiche, pensiamo che sia indispensabile garantire una visualizzazione autentica della materia, con riprese e macro del prodotto dal vero, in diverse angolazioni e condizioni di luce. In questo modo anche a distanza il prodotto si vede. E piuttosto bene.

Possono essere clip pre-registrate, oppure lo speaker potrebbe parlare dalla show room  accanto a una parete posata o grandi pannelli, o addirittura potrebbe pilotare le riprese in macro, maneggiando direttamente una action cam (vedremo alcuni esempi).

Importante è il racconto della ispirazione, lo storytelling, utilizzando immagini e clip video (spesso di repertorio) legati alla ispirazione e alle suggestioni emozionali delle collezioni.

Il classico slideshow di ambienti e render infine mostra applicazioni concrete, abbinamenti, stili e destinazioni d’uso.

Per tutte queste visualizzazioni, è fondamentale l’utilizzo del green-screen che grazie alla regia combina lo speaker con video e immagini (un po’ come il meteo in tv, o superquark) evitando lo stereotipo monotono delle video call (foto fissa e mini-riquadro con il viso ripreso dalla webcam)

IL CAPITOLO CHE SEGUE È SPONSORIZZATO, MA CAPITA A FAGIOLO.

4. COSA PUÒ FARE UFO.ADV PER LE AZIENDE

Parliamo un attimo di noi. UFO.ADV nasce come agenzia multidisciplinare. Ci siamo attrezzati da tempo per gestire internamente una serie di servizi complementari: oltre alla grafica e comunicazione “focalizzata” su ceramica e interior design, la struttura realizza internamente video, render 3d, fotografia dal vero con sala di posa, siti web e social media.

Questa nostra impostazione, a volte non facile da portare avanti, oggi ci permette di poter gestire eventi digitali “operativi” in modo agile ed efficace, perché abbiamo internamente tutte le competenze coinvolte per chiudere il cerchio: testi e sceneggiatura, riprese e regia, fotografia, render, grafica, web e gestione social media.  A questo si associa naturalmente una conoscenza approfondita del prodotto ceramico e delle sue logiche commerciali.

Contenuti della demo

Ricapitolando, la demo mostra in modo essenziale alcune delle casistiche tipiche di un digital meeting

  • Riprese dinamiche alternando con più telecamere, con video e audio di qualità professionale
  • Green screen speaker + immagini in movimento o filmati del prodotto fisico
  • Green screen con speaker inserito in contesto ispirativo – storytelling (cava di marmo, bosco, edifici storici, architetture)
  • Speaker ripreso davanti al prodotto fisico (show room, laboratorio ricerca)
  • Speaker che manovra action cam per riprese ravvicinate del prodotto (o di una piastrella)
  • Format “Tavola rotonda” oppure “talk-show” con 2 o più intervenuti
  • Titoli sottopancia gestiti da regia live
  • alternanza diretta + parti registrate
  • Collegamenti esterni live (con testimonial, tecnici, top management) anche in remoto

QUANDO E PERCHE’ FARE DIGITAL MEETING?

Un breve riepilogo delle occasioni e situazioni dove un’azienda può organizzare diverse tipologie di smart digital meeting a supporto dell’attività commerciale, o anche in ottica team building.

 

Il classico «Meeting Cersaie»

Riproduzione canonica del classico meeting in stile conferenza. Gestione di repliche e/o differite per lingua/mercati. Necessità di una sceneggiatura precisa e un copione che organizza timing e contenuti.

 

Product presentation

Presentazioni a distanza di una o più collezioni, in modo più agile e diretto, anche con un taglio creativo, gestite come evento live ma anche come elemento fruibile on demand.

 

Webinar tecnici

Formazione con esperti aziendali o esterni. Comunicazione di taglio tecnico, da supportare con slide e infografiche, meno orientata allo show e alla componente emozionale. Possibilità di regia digitale da remoto.

 

Presentazioni mirate

Product presentation specifiche per un mercato, un distributore. Incontri con audience mirata, eventualmente ottimizzata nella parte espositiva rimontando contributi video e speech di meeting di lancio. Possibilità di regia digitale da remoto.

 

Kit per presentazioni autogestite

Per call autogestite individualmente dagli uomini vendita, set con presentazioni sequenziate con suite di immagini, video, grafica ed eventuale traccia tipo karaoke con testi e argomentazioni.

Questi video-meeting informali permettono sia di presentare prodotti nuovi ma anche di fare recall su collezioni lanciate da poco, o azioni su un gruppo di prodotti (es. i pavimenti da esterno).

Follow up – recapitare il materiale.

Per tutte le iniziative di cui sopra, è consigliabile recapitare ai partecipanti il materiale: pdf di cataloghi e dispense, campionature fisiche (se richieste) link ai video on demand relativi al meeting.

“Dall’evento live alla product experience”

5. ALZARE L’ASTICELLA. LA REALTÀ VIRTUALE

La realtà aumentata, la realtà virtuale sono …già stati approcciati dal marketing ceramico. Ne sono un esempio le visite virtuali alle show room (in stile google street) e agli stand (anche del non-coverings 2020).

Andando oltre questi aspetti di stampo istituzionale e leggermente turistico, abbiamo provato ad impiegare queste tecnologie al mondo ceramico, per la presentazione di  prodotto.

Il problema di fondo è la fedeltà indispensabile a restituire una superficie ceramica, che richiederebbe una potenza di calcolo e di apparecchi sovrumana.

La nostra idea è di creare presentation room dove entrare virtualmente indossando un visore (o da guardare con un tablet o smartphone, girandosi liberamente attorno a 360 gradi, ma l’effetto è decisamente meno immersivo). In queste stanze pareti e pavimenti possono essere piastrellate (applicando immagini bidimensionali ad alta definizione) guardando il prodotto dall’angolazione desiderata, con diverse condizioni di luce, naturale (dalla finestra) o artificiale.

L’effetto è molto realistico e offre una percezione completamente diversa, unica e superiore rispetto a qualsiasi foto o filmato.

La presentation room è un ambiente 3d configurabile a piacere: un laboratorio creativo,  un’architettura minimalista, una replica dello studio TV di Barbara d’Urso o del Presidente Conte (ma forse non è una buona idea). Una parete può essere un ledwall dove si proiettano in grande video e foto, oppure una grande moodboard o un sinottico.

In questa virtual room si può accedere anche da remoto, uno o più ospiti possono entrare con noi e ascoltare le nostre argomentazioni, guardando e girandosi dove gli pare. Possiamo cambiare i prodotti e creare stanze diverse per collezioni diverse. Il limite fisico è nel recapitare i visori, possibile per meeting e clienti importanti, ma il sistema è pienamente funzionante anche con tablet e smartphone (scaricando una app).  Difficile da raccontare, meglio provare una demo.

Mirko collauda la realtà virtuale  e il visore 3D (con grande prudenza)

Render all-around a 360°

Le nostre classiche ambientazioni digitali possono diventare immagini a 360 gradi dove girandomi con un tablet (o smartphone) in mano posso guardare anche pareti a fianco e dietro di me. Chiaramente i tempi di renderizzazione sono elevati, occorre modellare una stanza e non una vista, ma progettando creativamente un concept che prevede ambienti essenziali permette sviluppi interessanti e d’impatto.

Screenshot di ambienti visualizzabili a 360° attraverso piattaforme on line

“Migliorare la visualizzare il prodotto: superare il catalogo di linea”

6. DALLA FOTO ALLA GALLERIA DI IMMAGINI

Il catalogo di linea tradizionale offre quasi sempre  4-6 ambientazioni, le stesse che sono veicolate sul web, sui social, negli espositori. Se il cliente ha visto il prodotto in fiera, se gli porto la campionatura è uno strumento che ne completa la presentazione mostrando le applicazioni.

Lavorando a distanza come ora, quasi mai offre una rappresentazione sufficiente della materia, si vede troppo da lontano, sono foto statiche.

Non aiuta per ora lo strumento video, attualmente la maggioranza dei videoclip ceramici “di collezione” pubblicata sui social e nei siti web offre slideshow con gli ambienti del catalogo, oppure riprese puramente emozionali da image bank (vulcani, boschi, il colosseo, le mani dell’artigiano, la costiera amalfitana, spaghetti pizza e mandolino). Quasi mai prodotto da vicino.

Vedere cammello

Per capire come è il prodotto, da casa nostra, dobbiamo vedere come è.  Se andiamo su Amazon, un prodotto da 8 euro è mostrato con 10 foto da tutte le angolazioni: capisco perfettamente come è.

Il web si presta alla grande per documentare i materiali con gallerie di immagini, ad esempio sul sito web ma anche con PDF interattivi. Una gallery di foto, un video ravvicinato del prodotto dal vero da diverse angolazioni e condizioni di luce offre una percezione credibile e completa.

Test fotografici con scatti in diverse condizioni di luce e angolature – Archivio UFO.ADV

Gallery e riprese dal vero

Avendo lo studio fotografico in sede, abbiamo fatto qualche test su prodotti molto complessi da raffigurare. Affiancando l’ambiente in render con una gallery di dettagli dal vero, abbiamo una evoluzione radicale.

Queste visualizzazioni dal vero sono quasi indispensabili per dare sostanza a  un digital-meeting dove presentiamo nuovi prodotti: ma dato il crescente ricorso al web sono uno strumento fruibile in molteplici forme.

“Una libreria on line per rendere disponibili tanti contenuti utili”

7. COSE UTILI FACILI DA TROVARE

Tutte le considerazioni che abbiamo fatto hanno un filo conduttore, quello di aumentare i contenuti digitali che offriamo a rivenditori, commessi di sala mostra, progettisti e utenti finali, rendendoli più completi ed esaurienti.

Più immagini, video, ma anche estratti di meeting e presentazioni. Insomma, cose utili facili da trovare.  Anche un po’ meno patinate, edulcorate e banalotte. E’ importante far tesoro di questo lavoro (e investimento) sui contenuti, rendendolo fruibile e accessibile a chi ne ha bisogno.

Ad, esempio, molti brand hanno un canale youtube, ma la piattaforma è molto dispersiva, propone altri video (in linea con la nostra navigazione) e i nostri video sono organizzati in un modo totalmente disorganizzato. Molti siti hanno archivi di file accessibili on line ma è difficile trovare quel che serve.

Un archivio online

Per rispondere in modo semplice a questa esigenza, assieme al web developer di UFO.ADV abbiamo identificato una piattaforma -archivio con una interfaccia amichevole che permette di raccogliere in modo ordinato diverse tipologie di materiale utile a chi lavora: video, dispense, pdf di cataloghi, raccolte di foto-gallery, webinar.

Demo di un portale multicontenuto

Possiamo decidere “cosa vede” ogni categoria di utenti (agenti, commessi di sala mostra, funzionari interni)

Possiamo chiedere ai venditori di seguire un videocorso di formazione, inserendo questionari e domande per verificare la effettiva partecipazione.

Ad esempio, un agente o un venditore di sala mostra può recuperare rapidamente il video del meeting di presentazione di una collezione di cui qualche cliente ha chiesto informazioni, oppure la dispensa relativa, il pdf del power point di lancio. Tutto questo “subito” e senza far perdere tempo corrispondenti commerciali e ufficio marketing. Oppure una dispensa sulla posa dei pezzi speciali o sulla pulizia.

Questo archivio intelligente è personalizzabile come struttura, design e colori (entro certi limiti) e si basa su una piattaforma open-source quindi non ha costi di licenza.

Non si sovrappone alla sezione download dei siti web perché “apparecchiamo” una serie più ampia di contenuti, anche per addetti ai lavori, rispetto alla raccolta di PDF “ufficiali” scaricabili dal sito.

Grazie per l’attenzione!

Se vuoi approfondire i temi trattati e visualizzare qualche demo siamo naturalmente a disposizione

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